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La bellezza di un vestito non e’ data solo dalla sua forma ma anche dall’armonia dei colori.
Ecco alcuni consigli su quali colori indossare in base alle caratteristiche genetiche del proprio corpo:
Alle persone alte e magre non si deve mai consigliare: stoffe a maglia, che sono troppo aderenti. Non stoffe a righe che allungano. Non colori scuri uniti che assottigliano. Non i tailleurs classici nei ricami o guarnizioni perpendicolari che allungano. Consigliare invece stoffe, colori e fogge ingrossanti e cioè: stoffe rigide, serges, taffetas, gros stoffe a quadri grandi; colori chiari fantasia; tailleurs o mantelli corti e ricami e guarnizioni orizzontali che abbassano. E, conseguentemente, consigliare a persone grasse e basse l’opposto di quanto sopra è stato indicato.
E’ opportuno non esagerare in stoffe a righe eccessivamente chiassose perché si otterrebbe l’effetto contrario. Infatti le stoffe a rigoni sfacciati tendono ad ingrossare invece di allungare e assottigliare, mentre invece assottigliano le righe fini e non molto chiassose. Ammonisce ancora la scienza della Moda: adoperate sempre l’organdi a colori vivaci per le bambine; quello a colori pallidi per le persone tendenti al magro e non oltre i 18 anni. Mai seta cruda a persone anziane e mai stoffe tipo orleans a persone giovani.
La scienza vi fa altresì notare che la carnagione di una persona può essere modificata dal colore del vestito. Il Ronchetti nel suo manuale di pittura da’ consigli preziosi agli artisti del pennello e, contemporaneamente, scaltrisce coloro che vogliono abbigliarsi bene. Il bianco si raccomanda tanto alle bionde come alle brune a condizione che la carnagione delle bionde sia ben bianca. La carnagione di tinta indecisa, frequente nelle persone di capelli casatano-scuro non tollera troppo le stoffe bianche, specialmente se lucide. Il bianco-crema, invece, è consigliabilissimo alle brune di carnagione oscura, purché non sia di tinta troppo lucida.
Il giallo è vietato alle bionde dalla pelle bianca perché da’ loro un’intonazione violetta. Conviene invece alle brunette dai capelli neri. L’arancio, per essere un colore abbagliante, non riesce piacevole: fa diventare azzurrognole le carnagioni bianche, sfiorisce quelle di tinta rancita e a quelle gialle da’ una intonazione verdastra. Le stoffe azzurre partecipano al ranciato; si adattano alle carnagioni pallide e a quelle chiare delle bionde, che posseggono già una pelle di intonazione aranciata. Poeti e pittori hanno quasi sempre sposato l’azzurro, il celeste pallido alle bionde chiome fluenti. Un verde chiaro e delicato s’intona colle carnagioni bianche e rosee; mentre riesce sgradevole a quelle accese o di intonazione ranciata tendente al bruno, perché il verde conferisce alla carnagione una gradazione di tinta color mattone. Capigliature rosse o castagne devono ripudiare il verde. Il violetto abbassa il tono di tutte le carnagioni ed è sempre un color cattivo. Il rosso non si confà alle bionde mentre è di magnifico effetto sulle brune. Se una donna bionda ama il bel color di sangue, che è quello della vita, deve adattarsi ad annacquarlo sino al rosa per poterlo portare senza stonature. Il nero è ottimo per le brune e piu’ ancora per le bionde chè, se si volesse malignare su questo indiscutibile pregio del nero per le bionde, si potrebbero giustificare certi lutti prolungati per ostentare nella tinta funerea con un bel decolletée la carnagione, i capelli e… il dolore.
Il marrone è il colore delle nonne. Fanno male di usarlo le giovani che hanno così copiosa scelta nelle altre gamme dei colori. Per ultimo la scienza della moda ci dice che il bleu è amico delle castane e delle bionde.
Questi sono i precetti suggeriti dalla scienza ma, ogni donna, se ha buon gusto sa, talvolta, accoppiando i colori, farsi un bell’abito anche quando uno dei colori non è il piu’ indicato. Ben dice Carlyle: “Nella scelta del colore si rivelano le idiosincrazie individuali e spirituali: se il taglio rivela l’intelletto e il talento, nel colore si rivelano l’indole e il cuore”.
Quanto alle pellicce l’armonia fra il colore dei capelli e della carnagione è quasi sempre raggiunta da una scelta, sia pure intuitiva; piu’ difficile invece è lo stabilire il colore delle fodere, affinché queste armonizzino non solo con la pelliccia da foderare ma soprattutto col colorito della persona che la deve indossare. La fodera della pelliccia insomma non rappresenta soltanto la guarnizione interna ma è il colore sul fondo del quale si stacca tutta la figura e il colorito della donna.
Ecco qualche consiglio notevole. Le pellicce, indossate dalle bionde, dovrebbero avere le fodere dei seguenti colori: argento, azzurro, bleu, bleu-vivace, celeste, nero, viola scuro. Per le brune invece si consiglia la fodera color arancio, bianco, giallo, marrone, noce, oro, rosso, verde. E se volete ancora sapere quali sono le pelliccerie che ingrossano e quindi sono raccomandabili alle persone alte e magre le seguenti pelli: agnellino, astrakan, castoro, cincillà, civetta, gatto d’Angora, karakul, lince, marmotta, mouflon, opossum, orso persiano, petit-gris, skungs, talpa, vaio, volpe.
Assottigliano, invece, e sono perciò piu’ raccomandabili a persone basse e grosse le pelli seguenti: Dreitschwantz, cavallino, ermellino, kolisky, lapin rasé, martora, scimmia, sealiskin, visone-zibellino.
E questo perché verde e rosso sono colori complementari. Così, in egual modo il giallo suscita il violetto, l’azzurro il ranciato e viceversa.
Il nero invece rende piu’ bello qualunque colore che gli vien messo accanto perché ravviva le tinte contigue. Anche il bianco rafforza le tinte forti e mentre assorbe le tinte complementari che gli son messe vicine, da’ a queste una varietà insolita non però come quella del nero.
Infine i colori che meglio intonano fra loro un abito femminile: bianco e viola.Nero e arancio. Bianco e giallo. Bianco e azzurro. Nero e verde, quando il verde è saturo. Stonano invece il bianco e grigio, Grigio e arancio, Grigio e giallo.
Fonte : http://www.cipri.it
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